L’APE REGINA
Le api sono insetti molto evoluti ed organizzati in una solida attività sociale che si sviluppa all’interno dell’alveare. Qui le api sono suddivise in 3 caste: Ape Regina, Api operaie e Fuchi. Ognuno con determinate caratteristiche e ruoli indispensabili per il corretto sviluppo e per mantenere un buon equilibrio nell’alveare. I fuchi sono i maschi dell’alveare addetti alla riproduzione; ma la maggior parte delle api è di genere femminile: parliamo di api operaiee l’ape regina. Quest’ultima è l’unica nell’alveare ad essere feconda e quindi in grado di deporre le uova e così far crescere la colonia; possiamo dire che in una colonia la Regina è la madre di tutte le api. L’ape regina si sviluppa all’interno di una cella reale, una celletta esagonale più grande rispetto alle altre e dalla forma allungata, che troviamo spesso posizionata dalle operaie lungo i bordi dei favi.
La differenza principale tra la regina e le operaie è la morfologia; essa infatti è più grande e con un lungo addome sviluppato. L’ape regina è costantemente accompagnata da un gruppo di api operaie dette “ancelle” che hanno il compito di pulirla e nutrirla. L’alimentazione dell’ape regina è diversa dalle altre api: è l’unica ape che viene nutrita dalle sue “ancelle” per tutta la vita con Pappa Realeil ché contribuisce alle sue dimensioni e alla sua lunga vita di 3-5 anni rispetto alle 4 settimane di vita delle operaie durante il periodo lavorativo. Altra differenza tra operaie e regina riguarda il temuto pungiglione! La regina utilizza il pungiglione appena nata per eliminare le eventuali possibili regine con correnti non ancora nate e stabilire la sua autorità nell’alveare.
Le api regine inoltre emettono dei particolari suoni, definito come un vero e proprio canto: il canto della regina. Questo canto è prodotto da una regina vergine appena nata per avvisare le api e le altre possibili regine non ancora nate della sua presenza ed imporsi fin da subito oppure utilizzato nel fenomeno di sciamatura. Il suono emesso dal canto è un SOL diesis ed è chiaramente udibile all’esterno dell’alveare e anche dall’uomo.
Il compito della regina è fondamentale: essendo l’unica femmina fertile deve occuparsi di deporre le uova e così far crescere la colonia e garantire la stabilità. Nel periodo della primavera/estate dove la famiglia si trova in pieno sviluppo, la regina si troverà a deporre fino a 2000 uova al giorno. A dispetto del suo nome, l’ape regina non ha alcun potere di decisione riguardo al tipo di api che nasceranno dalle uova da lei deposte, cioè se saranno fuchi o operaie in quanto sono le stesse operaie a costruire le celle per le larve. La regina depone uova fecondate nelle celle da operaie e uova non fecondate nelle celle da fuco. Appena nata una Regina è detta “vergine” cioè non fecondata, condizione che non le permette di essere d’aiuto in alcun modo alla famiglia ma già dopo 5-10 giorni dalla sua nascita essa inizierà ad effettuare voli all’esterno dell’arnia sino a compiere il cosiddetto “ volo nuziale”, momento in cui avviene l’accoppiamento tra la regina vergine e i fuchi. In questa fase, una volta concluso l’accoppiamento, gli spermatozoi raccolti vengono conservati dalla regina per tutta la sua vita nella cosiddetta “spermateca” mentre per i fuchi termina la loro vita poiché i loro organi genitali vengono strappati durante l’accoppiamento causandone la morte. Può accadere che l’ape regina non venga fecondata o che gli spermatozoi contenuti nella spermateca siano esauriti; in questi casi ci troveremo di fronte a una regina detta “fucaiola”, in grado di deporre solo uova non fecondate da cui nasceranno solo fuchi. Questa situazione porterà inevitabilmente alla morte dell’intero alveare poiché le operaie non avrebbero più uova fecondate da cui creare una nuova regina. In questo risulta essere decisivo l’intervento dell’apicoltore che dovrà intervenire tempestivamente per garantire la sopravvivenza della colonia. Tornando alla regina fecondata, da questo momento in poi essa emette particolari feromonie così la colonia di api riconosce questa come sua Regina. I feromoni emessi dalla regina servono per far capire che all’interno della colonia è presente una regina forte e fertile e che la colonia può sopravvivere tranquillamente inoltre il feromone emesso impedisce lo sviluppo dell’apparato riproduttore delle operaie che rimarranno sterili. Il feromone della regina vengono tramandati nella famiglia attraverso il processo di “trofallassi” ovvero quando le api nutrici dando da mangiare alla regina trasmettono tale feromone alle altre api della colonia. All’interno di una colonia nella quale sembra funzionare tutto correttamente, si possono presentare dei problemi infatti, nel periodo di piena espansone della famiglia il numero delle api cresce esponenzialmente e i feromoni della regina “madre” potrebbero non arrivare a tutte le api soprattutto le nuove nate oppure altro caso, quando nella colonia abbiano una regina avanti con l’età e quindi i suoi feromoni sono più deboli e non in grado di raggiungere tutta la colonia. In entrambi i casi troveremo celle reali create lungo i bordi dei favi con una forma allungata e sporgente. Nella colonia di api si può però verificare anche un caso di assenza della regina; in questa situazione le operaie dovranno sbrigarsi a far crescere una nuova regina in modo da garantire la sopravvivenza della colonia; qui vedremo celle reali “d’emergenza” ovvero meno sporgenti e potrebbero trovarsi nella zona centrale del telaino e vengono create a partire da celle di operaia. Abbiamo detto che la regina ha una vita molto lunga che va dai 3 ai 5 anni. Una regina giovane presenta molta peluria sul torace, ali intatte addome più piccolo e depone in modo compatto e uniforme al contrario di una regina più anziana dove l’ovodeposizione sarà meno efficiente e potrebbe rallentare la colonia o portare a sciamature impreviste. Quindi è fondamentale per l’apicoltore determinate l’età di una regina per mantenere la colonia forte e in costante crescita; per stabilire con precisione l’età di ogni regina si procede con la “marcatura” attraverso un apposito pennarello di colore differente e standardizzato con cadenza di colorazione quinquennale.
La marcatura della regina consiste dell’apporre un puntino colorato sul torace della regina, in questo modo si riuscirà ad individuare più facilmente la regina in mezzo alle altre api e stabilirne precisamente l’età.
(Immagini e testi a cura di Apinomia s.a.)